Il bullismo non è solo un atto grave nei confronti del nostro prossimo, ma per chi lo subisce è la porta di conseguenze, anche gravi. Le vittime di bullismo, infatti, sottoposte a stress continuo, rischiano di sviluppare diversi disturbi, sia psicologici che fisiologici, specie se vissuto nel periodo che riguarda l’infanzia.Un periodo formativo importante. I bambini vittime di bullismo, mostrano nel tempo evidenti sintomi di forte malessere a livello fisico.
Gli effetti sulla salute fisica e psicologica del bambino oggetto di bullismo, possono essere devastanti, specie se questo atteggiamento è stato perpetuato a lungo termine. Il bullismo, infatti, viene considerato come una forma di stress di tipo sociale cronico (Olweus, 1994) e, in quanto tale, potrebbe portare, al pari di altri fattori di stress continuativi e cumulativi nel tempo, a significative conseguenze a lungo termine a livello della salute, non solo psicologica, ma anche fisica.
Il bullismo viene considerato un abuso di potere, una messa in atto in modo ripetuto nel tempo di comportamenti aggressivi verso i nostri pari.
Un tempo liquidato come atteggiamento innocuo, oggi viene riconosciuto come un fattore di rischio per la salute psicologica, e conseguentemente fisiologica, soprattutto se protratta nel tempo.
Studi riguardanti i diversi aspetti dei fattori di stress cronico hanno considerato che l’essere,o l’esser stati vittime di bullismo, sia “una forma di stress cronico sociale”, con le conseguenze che ormai conosciamo.
Diciamo che quando una persona viene esposta ad alti livelli di stress, avvengono inevitabilmente cambiamenti a livello ormonale, infiammatorio e anche metabolico. Sul lungo periodo, queste alterazioni fisiologiche possono contribuire allo sviluppo di disturbi quali, ad esempio, depressione, patologie cardiache e anche permettere di progredire di altre patologie.
Inoltre, in questo caso, trattandosi di periodo di formazione, l’esposizione a significativi fattori di stress può influenzare il modo in cui l’organismo si sviluppa per rispondere ad ulteriori stress futuri.
E’ anche possibile che l’adattamento o la risposta ad uno stress cronico consenta al bambino, durante la crescita, l’abilità di sviluppare quelle abilità psicologiche legate alla resilienza, andando così a ridurre la sua futura capacità di far fronte nella vita, allo stress in modo adattivo e costruttivo.
Vero è, anche, che la relazione sussistente tra bullismo, infiammazione e disfunzioni metaboliche, ben definisce la possibilità che effettivamente il bullismo possa aumentare il rischio di sviluppare una serie di disturbi, che implicano processi quali l’infiammazione e la difesa immunitaria.
Ecco perchè il bullismo non può venir considerato solamente come un mero processo sociologico o biologico, ma è da includere indubbiamente come un vero e proprio problema biopsicosociale che richiede interventi integrati.
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