Il rientro dalle vacanze, e quindi al lavoro, indubbiamente può creare qualche malumore e stati di ansia.
Diciamocelo pure, le vacanze sono belle, così come il periodo estivo che permette più libertà e vita all’aria aperta. Le giornate sono lunghe, e la sola idea di tornare alla routine, al lavoro, alle tante mansioni da svolgere quotidianamente, ai figli ed alla scuola, con le tante preoccupazioni da affrontare, specie in questo particolare periodo, mettono un po’ di malumore.
Gli americani l’hanno ribattezzata “holiday blues” ed è uno dei più diffusi disturbi del dopo estate.
secondo alcuni studi riguarderebbe molte persone anche se non si può parlare di una vera e propria entità diagnostica ma di un malessere psicologico dovuto all’adattamento alla quotidianità, dopo un periodo di disconnessione.
Ma, bene dire, che nella maggior parte delle persone, questo tipo di depressione post-vacanza scompare dopo poco tempo.
Il corpo umano è infatti particolarmente influenzato dal clima, soprattutto quando questo diventa più rigido, da giornate più brevi e minore esposizione alla luce, nonché dal cambio di abitudini. Si riadatterà facilmente anche al periodo post vacanze.
Per il 24% degli italiani le vacanze sono troppo corte. Il ritorno in città, o comunque alle abitudini, per la metà degli italiani sarebbe causa di ansia e di preoccupazione.
Un italiano su 3 si scopre non ancora pronto psicologicamente e avverte svogliatezza e poca concentrazione.
La ripresa lavorativa può generare disagio. Ed i sintomi sono caratterizzati spesso da senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, confusione, tachicardia, iper-sudorazione, dolori muscolari, oltre che sintomi a maggior connotazione affettiva come perdita di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura relazionale.
Quindi, come fare, a superare questa sindrome da rientro dalle vacanze?
Basta solo pensare al bello di ricominciare a da trascorrere a casa, per riprendere con più calma il ritmo abituale.
Prendersi cura dell’ambiente dove viviamo, rivedere l’armadio, fare scelte su come organizzarci il tempo libero nel periodo autunnale, invernale, e dedicarsi a letture o percorsi formativi, può essere da stimolo.
Lo Sport, ed il movimento in generale, è un ottimo amico di un rientro all’insegna della positività: basta un’ora in palestra o una corsetta all’aria aperta per far aumentare il livello di endorfine e, di conseguenza, sentirci più sereni e rilassati.
Occorre rispettare i tempi psicologici e biologici di ripresa. Lo “stacco” delle vacanze, dalla nostra routine, sicuramente comporta cambiamenti nel nostro bioritmo. Quindi, concediamoci alcuni giorni per rientrare nelle nostre abitudini.
Generalmente il rientro dalle ferie segna anche l’inizio dei buoni propositi che tutti si fanno.
Cioè, “Voglio cambiare“, Questa vita non fa per me“,” Odio questo lavoro“, ecc…
Tutti, più o meno, sentiamo spesso la spinta verso un rinnovamento nella propria vita privata o professionale. Il consiglio che mi sento di dare è quello di non fossilizzarsi su ciò che non va, ma piuttosto su come poter migliorare nelle nostre relazioni, nel lavoro, nella vita in generale.
Non tanto cambiare, quanto rinnovare. Mi piace molto di più.
Il processo di rinnovamento parte da dentro l’individuo. Bisogna sforzarsi di identificare tutto ciò che ci causa stress e frustrazione, per correggere le situazioni. E quando decidete di cambiare, focalizzatevi sulle cose buone che si incontreranno, invece che sulle negatività che si lasceranno alle spalle.
Coccolatevi, ponetevi degli obbiettivi, fate di questo tempo, il tempo della remise en forme. In tutti i sensi.
Se però il malumore persiste, oppure si entra in un loop senza uscita, cosa si può fare?
Se si nota che lo stato di melanconia perdura, forse c’è molto più di un cambio stagionale, ed è meglio rivolgersi ad un professionista che potrà fornire sostegno e aiuto a trovare la soluzione più adatta alla propria situazione specifica.
© Riproduzione vietata