I nostri desideri sono spesso bisogni: delusioni e aspettative interiori, che distorcono il modo in cui interpretiamo la realtà, facendoci andare incontro a dolore, amarezza.
Ci si sente messi a nudo, con i nostri dolori più profondi.
Ci si chiede: “Perchè. Cosa mai gli ho fatto”?
Non si possono evitare le delusioni, fanno parte della nostra vita: spiazzano e mettono a rischio il nostro equilibrio. Ma possiamo imparare a difenderci. E, credetemi, non è così impossibile trasformarle in un trampolino verso nuove sfide e opportunità.
Il segreto? Tutto sta nel valutare sempre noi stessi, e chi si ha davanti, non coltivare aspettative troppo ambizione, inoltre cercare di non smettere mai di salvaguardare la propria autostima. Un errore grande sarebbe quello di “chiudersi” agli altri, per paura. Occorre, invece, mantenere la voglia di fare e proseguire la strada.
Bisogna iniziare da una certezza: a tutti noi è capitato, e capita, di rimanere delusi e, quando succede, sembra debba crollare il mondo. E noi con lui.
Si resta delusi in amore, nel campo del lavoro, della vita sociale, dello sport. E non solo. Ma possiamo reagire, e attraversare l’esperienza dolorosa con successo, per uscirne in modo positivo.
Per far questo occorre smontare i meccanismi della delusione, e non accettare mai la dipendenza affettiva. Di norma si pensa sempre che altri possano deluderci e farci male.
Ma quante volte potremmo essere stati noi, a farlo? Ce lo chiediamo? Mai.
Il fatto che la delusione, da qualunque parte provenga, sia inevitabile nella vita non deve affatto spaventare. Serve raggiungere consapevolezza, con l’aiuto di esperti qualificati, se non si è in grado di farlo da soli, perchè non è affatto semplice.
Percorsi di psicoterapia, che aiutano la conoscenza di se stessi sono importanti, perchè conoscersi è la base di un buon rapporto con la realtà.
Significa diventare coscienti dei nostri limiti, come del nostro potenziale. Ed imparare a difendersi, che significa saper reagire nel modo giusto.
Come primo passo è necessario conoscersi, ed alimentare la propria autostima, ma senza esagerare. Altrimenti si diventa soggetti alimentati da Ego smisurato, ed è sbagliato.
Imparare a volersi bene.
Che non è una frase fatta, al contrario, è farsi carico del nostro valore e di ciò che siamo veramente.
Amicizia, amore, lavoro, quale delusione ferisce maggiormente?
Tutto è sempre, direttamente proporzionale all’investimento “affettivo”, all’energia impiegata e, soprattutto, alle speranze che abbiamo diretto verso quel dato obbiettivo.
Più esso aveva ( od ha ancora) valore per noi, più sarà una dolorosa ferita la delusione.
In generale, la delusione che brucia di più è quella che mette in crisi il nostro equilibrio e ci spiazza, perché del tutto inattesa, o vissuta come violenza nei nostri confronti.
Si può trasformare una delusione in energia vitale. E’ un percorso possibile. Si fa punto e a capo, con coraggio e attingendo alle proprie capacità.
Se riusciamo a trasformare la delusione in slancio vitale, cercando sempre di capire l’errore, o la realtà che avevamo sbagliato a valutare, o sopravvalutare, senza di botto chiudersi al desiderio di relazioni e aspettative, bensì mantenendo stretta la voglia di andare avanti, e soprattutto senza l’idea di “rivalsa”, vedremo in noi, lentamente e progressivo, un cambiamento favorevole.
Una sorta di mutazione che parte dalla delusione, passa tramite un processo vitale in realtà, e approda nella trasformazione del dolore in un atto creativo: “creare” se stessi, consapevoli che si può essere gli artefici della propria vita, da attori e non da spettatori.
Buon nuovo Anno a tutti, con la speranza che sia migliore di questo!
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