Una domanda che mi sento spesso fare è: “Perché ho paura di guidare in autostrada?”
In effetti, è una condizione molto frequente, specialmente in chi soffre di ansia cronica o attacchi di panico. Si chiama Amaxofobia questa sindrome, identifica la paura persistente e invalidante di guidare un automezzo, che può concretizzarsi sia al momento stesso della guida sia preventivamente, al pensiero di mettersi al volante.
Definita come fobia specifica, interessa uomini e donne in egual misura e non è più presente in una fascia d’età piuttosto che in un’altra.
Si manifesta in diversi modi, ed a più livelli: emotivo, del pensiero, fisiologico e del comportamento.
Il livello emotivo comporta ansia e preoccupazione intensa alla sola idea di dover guidare. Questo meccanismo sfocia poi nel pensiero, ovvero nella creazione di fantasie negative prima ancora di salire in auto. Ecco perchè diventa sempre più difficile proseguire nell’intento.
A livello fisiologico l’Amaxofobia può comportare anche tachicardia, senso di vertigine, di confusione, sensazione di mancanza d’aria, disturbi gastrici o urinari, e attacchi di panico con paura di svenire o di morire. Ovviamente si tratta di estremismi, di solito questa paura, di preciso indirizzo, si ferma al disagio forte di guidare, che comporta un blocco.
L’ansia è l’emozione principale di questa sindrome, e può trasformarsi in panico, aumentando fortemente tutti i sintomi sopra descritti, causato da pensieri “catastrofici”, che è possibile individuare in:
- Oddio! Se dovessi sentirmi male mentre guido in autostrada sicuramente potrei perdere il controllo del mezzo e fare un incidente!
- Se dovessi sentirmi male, non potrei fermarmi e non ci sarebbe nessuno ad aiutarmi. Sarebbe terribile!
Due pensieri che hanno la classica struttura ansiosa: “Se…allora…”. Questa ” paura”, che si riferisce ad avere il controllo di un mezzo come l’automobile, è molto spesso associata ad altre caratteristiche tipiche come insicurezza, mancanza di autostima e scarsa o nulla fiducia nelle proprie capacità. Ma si manifesta anche, ed è tra le più frequenti, in chi ha l’esigenza di avere sempre tutto sotto controllo, e vuole la massima indipendenza.
L’automobile infatti consente di spostarsi senza bisogno di chiedere aiuto a nessuno e di sviluppare la propria affermazione di sé.
Guidare quindi, se da un lato simboleggia la libertà di muoversi in autonomia, dall’altro può essere vissuto anche come un atto che porti ad incognite, che proprio perché sconosciute diventano spaventose e da temere. Una sorta di salto nel buio lontano dalle protezioni abituali.
Chi manifesta questa fobia ha il terrore anche di entrare nei tunnel e di rimanerne intrappolato. Poi c’è la paura di guidare di notte, che ha origini molto simili a quella del buio nei bambini ed è dovuta in buona parte all’idea che non vedere bene limiti le proprie possibilità e capacità di azione.
Come superare la paura di guidare ?
Questo disturbo, che può rilevarsi piuttosto invalidante perché ci condiziona fortemente limitandoci la libertà, va affrontato con serenità. Pare un paradosso, ma è così. Non serve farsene un problema, bensì serve guardarlo in faccia con professionisti seri e preparati in materia.
Nell’attesa di risolvere la situazione, la cosa migliore da fare è prendersi il proprio tempo per arrivare a destinazione, senza imporsi limiti minimi di arrivo, che in molti casi aiuta a mantenere la calma e a sentirsi maggiormente a proprio agio al volante. Inoltre è utile ascoltare buona musica della propria play list, concentrarsi sul respiro, così da rallentare il battito cardiaco e generare una sensazione di immediato rilassamento e un abbassamento nel livello di stress.
Buona guida a tutti!