Non sei instancabile… e hai bisogno di un po’ più di tempo per te: tempo che servirà per ripartire con gli impegni. Sei umano. Siamo umani.
Ed ecco che d’estate si pensa alla sosta, alle tanto agognate ferie.
Tutti ( o quasi) amiamo l’estate. Perchè ricordano le vacanze, le belle giornate e le serate all’aria aperta. Ma è proprio durante i mesi estivi che il nostro ritmo circadiano viene messo a dura prova.
Il gran caldo, la luce che dura più a lungo, la stanchezza delle notti insonni, la sudorazione che aumenta e ci fa perdere sali minerali preziosi per il nostro sistema psicofisico, e tutto rallenta.
Per molti questo periodo è sinonimo di mare, per altri di montagna, per qualcuno solo di città.
Perchè magari lavorano proprio mentre altri sono in vacanza, soprattutto se i turisti rappresentano per loro maggiori entrate. Per chi può, però, bene prendersi tempo di riposo, per allentare le tensioni, e dare al corpo il suo tempo naturale di ripresa.
Nel riposo, cala l’ansia, spesso presente in modo più frequente quando è molto caldo, e facciamo cessare la frenesia dei passi, mettiamo fine all’impazienza della produttività.
Almeno per un po’, è necessario farlo perchè sarà proprio il riposo a consentirci di riprendere con maggior carica e con rinnovata energia. “Un campo che ha riposato dà un raccolto più abbondante”, chiosava Ovidio, il poeta di Sulmona che ha raccontato gli amori e le trasformazioni di tutti gli esseri umani. In quel posare noi stessi sulla rena della sosta, ecco, rinveniamo l’eco della pausa, che del riposo e del posare è stretta parente come l’etimologia rivela senza eccessive difficoltà.
E ritrovare l’importanza del respiro, che spesso dimentichiamo ma è importante, ed in relax, con attenzione maggiore a noi stessi, dal profondo emerge, e riuscirà a darci sensazioni straordinarie.
Come spesso dico ai miei pazienti, nel respiro si può trovare una dimensione di distacco dalle nostre turbe, e dai problemi che ci affliggono.
Nel silenzio, e nel relax, ritroviamo noi stessi, con le nostre zone di luce e le nostre zone d’ombra che si alternano sempre nelle esistenze di noi esseri umani.
Sostare vuol dire arrestarci per un po’, stare fermi, resistere.
L’errore comune e più frequente sta nel cedere alla tentazione di occupare il tempo con altre attività, anche quando si è in vacanza in un posto lontano, vanificando così la funzione di recupero delle energie e di riposo, propria di questo momento.
Fare uno stop è necessario e fisiologico.
Ma la regola fondamentale è : staccare la spina non deve essere un ulteriore stress.
Ogni attività tesa ad allentare la fatica, va perseguita finché rientra nella dimensione del piacere, non può assolutamente diventare un ulteriore e obbligatorio impegno, perché si otterrebbe esattamente l’esatto contrario.
Occorre quindi pensare a ritagliarsi dei piccoli momenti, anche solo per noi stessi : abbiamo un nuovo anno da affrontare e sarà più facile farlo se avremo fatto il pieno di energie, godendoci a pieno l’estate.